Anno 17 N. 2 (2009): Fascicolo 2/2009
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Traduzione come creazione poetica. I sonetti di Veronica Gambara nella versione tedesca di Martin Opitz

Pubblicato 11/10/2010

Come citare

Bignotti, L. (2010). Traduzione come creazione poetica. I sonetti di Veronica Gambara nella versione tedesca di Martin Opitz. Analisi Linguistica E Letteraria, 17(2), 427–449. Recuperato da https://www.analisilinguisticaeletteraria.eu/index.php/ojs/article/view/356

Abstract

Tra i modelli letterari scelti da Martin Opitz (1597-1639) nell’ambito della propria importante opera di traduzione compaiono numerosi testi riconducibili al vasto repertorio del petrarchismo europeo. Quanto ai modelli italiani, i suoi Weltliche Poemata (1644) comprendono, oltre alla versione tedesca di due sonetti di Petrarca, la traduzione di sette liriche della poetessa bresciana Veronica Gambara (1485-1550). La peculiarità di queste “traduzioni” opitziane – o, forse più opportunamente Nachdichtungen –, esaminate nel presente articolo, risiede in una modalità di riproposizione dei contenuti che porta con sé le tracce di una loro più o meno consapevole reinterpretazione e personalizzazione, pur nel rispetto dell’assai formalizzato codice espressivo imposto dall’originale.