Pubblicato 07/10/2012
Come citare
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Abstract
L’esegesi operata da J. Ratzinger della parabola del buon Samaritano (Lc 10, 25-37) nel testo Jesus von Nazareth (Herder Verlag, 2007) offre una lettura personale del brano evangelico che evidenzia la profondità e l’intensità di un vero e proprio cammino interiore. Tale cammino è espresso attraverso passaggi linguistico-retorici degni di nota, grazie ai quali l’immedesimazione personale si articola in un progressivo mescolarsi di voci e prospettive (ich, wir, wir alle, jeder). I tre livelli introspettivi in cui esso si articola sono lo specchio stilistico di una immersione dell’autore nell’iniziale punto di vista del narratore (l’evangelista Luca), nella successiva prospettiva del protagonista della parabola (il Samaritano) e infine nella più completa prospettiva del Dio fattosi prossimo in Gesú. In tale cammino il lettore è chiamato a coinvolgersi in prima persona. Gli artifici retorici, con i quali Ratzinger legge la risposta di Gesù contenuta nella parabola del Samaritano, aiutano a cogliere le sfumature semantiche racchiuse nel racconto, le quali svelano l’intento dell’atto informativo (la verità dell’insegnamento in esso racchiusa): divenire atto performativo volto a sfidare ogni lettore in una libera risposta personale.