Anno 19 N. 2 (2011): Fascicolo 2/2011
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Rhetorique et poesie

Pubblicato 11/10/2012

Come citare

Tamine, J. G. (2012). Rhetorique et poesie. Analisi Linguistica E Letteraria, 19(2), 353–363. Recuperato da https://www.analisilinguisticaeletteraria.eu/index.php/ojs/article/view/314

Abstract

Aristotele istituì una distinzione tra poesia e retorica perché la prima riguarda ciò che è possibile e la seconda riguarda i fatti. Tuttavia è possibile ravvisare punti di contatto tra le due discipline. La poesia può argomentare e, nel discorso epidittico, è allineata alla retorica riguardo alla necessità di promuovere i valori della bellezza. Inoltre, Aristotele riconosceva che “il pensiero” e “le modalità espressive” caratterizzano entrambe in egual modo. Questo produce in ultima analisi una visione della lingua globale e altamente flessibile, risolvendo i conflitti, come si può vedere nel caso delle figure retoriche. Non solo il trio ethos-logos-pathos permette di definire la retorica “problematologica”, nella terminologia di M. Meyer, ma si applica anche a tutte le funzioni linguistiche, così che è possibile considerare la poesia come una branca della retorica o entrambe come i poli di una medesima attività linguistica.