Anno 19 N. 2 (2011): Fascicolo 2/2011
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Ethos, persona e autorità

Pubblicato 11/10/2012

Come citare

Plantin, C. (2012). Ethos, persona e autorità. Analisi Linguistica E Letteraria, 19(2), 329–351. Recuperato da https://www.analisilinguisticaeletteraria.eu/index.php/ojs/article/view/313

Abstract

Che cosa è l’ethos e che ruolo ha nell’argomentazione? al di là delle rilevanti relazioni tra i concetti di ethos e logos (l’ethos consiste principalmente di un processo discorsivo che costruisce la persona) e tra ethos e pathos (l’ethos necessariamente muove), il contributo prende le mosse dagli usi polisemici della parola ethos, che sembra aver sostituito la parola personalità nel lessico dell’argomentazione. La ‘persona’ viene analizzata da tre punti di vista: in primo luogo, in quanto origine del discorso, l’ethos può avere il ruolo di prova ed essere persuasivo nella misura in cui la persona appare esperta e onesta. Quindi si analizza la distinzione tra ethos tecnico (un risultato del discorso) ed extra-tecnico (il carisma). In secondo luogo, la persona è l’oggetto del discorso che condiziona l’esistenza di determinate linee (tematiche) nella costruzione testuale. Infine, la persona è il destinatario del discorso: il tipo di ascoltatore determina premesse e argomenti. I modelli critici rifiutano l’autorità come se fosse una contaminazione: qui si accoglierà la sfida di pensare l’argomentazione quale attività in contesto al fine di determinare le condizioni di un uso accettabile dell’autorità. Per fare questo, si argomenterà contro un ethos invasivo dal punto di vista retorico, quindi contro l’autoritarismo. Il contesto ci indica le condizioni sociali specifiche, come le norme legali, che vincolano attraverso la forza di istituzioni convenzionali.