Anno 21 N. 1 (2013): Fascicolo 1/2013
Articles

Dialetto e identità nei racconti di Beppe Fenoglio

Pubblicato 02/10/2013

Come citare

Raimondi, A. (2013). Dialetto e identità nei racconti di Beppe Fenoglio. Analisi Linguistica E Letteraria, 21(1), 71–80. Recuperato da https://www.analisilinguisticaeletteraria.eu/index.php/ojs/article/view/294

Abstract

Il concetto di identità è intrinsecamente ambivalente, e il termine è usato in una varietà di contesti. In quanto fenomeno assai complesso, il concetto di identità è stato al centro di numerosi studi apparsi negli ultimi cinquant’anni, anche se quelli che qui interessano maggiormente sono riguardanti gli aspetti linguistici dell’identità. Il linguaggio verbale è, infatti, un evidente indicatore di identità personale, e il primo strumento che si usa per negoziare il nostro rapporto con gli altri. Nella prima parte dell’articolo ci si sofferma brevemente su alcuni di questi studi, in particolare Acts of Identity di Robert Le Page e Andrée Tabouret-Keller, e sulla teoria della language accommodation formulata da Howard Giles. Si cercherà quindi di applicare queste teorie ad alcuni passi tratti dai racconti di Beppe Fenoglio, nei quali i personaggi si esprimono in dialetto piemontese, allo scopo di spiegare tali scelte linguistiche, e dimostrare come l’uso del dialetto può contribuire a esprimere l’identità personale del parlante e la sua appartenenza a un determinato gruppo sociale.