Pubblicato 10/10/2014
Parole chiave
- Jewish fiction,
- Nevo Eshkol,
- Neuland
Come citare
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Abstract
Ne “Il sindacato dei poliziotti yiddish”, Michael Chabon immagina un mondo senza Israele, in cui gli ebrei hanno fondato uno Stato in Alaska, Aharon Appelfeld nel suo ultimo romanzo Il ragazzo che voleva dormire, affronta il tema dell’approdo a una nuova patria, Philip Roth, in un libro splendidamente assurdo, racconta di un suo sosia che si presenta a Gerusalemme per promuovere un progetto diasporista che consiste nel far sloggiare gli ebrei dalla Palestina. Eshkol Nevo, una delle voci più originali della nuova narrativa ebraica, in una sorta di nuova epopea, Neuland, sogna invece una minuscola Città del sole ebraica in Sud America. “I miei protagonisti sono intrappolati come il loro paese. Andare via, li libera”. Un’analisi di come un’invenzione poetica sia in grado di celebrare tutto ciò che sarebbe potuto essere se le cose avessero avuto la forza di andare diversamente.