Anno 23 N. 2 (2015): Fascicolo 2/2015
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“Preposterous thicks and thins”: i libri ideali di William Morris fra intermedialità e teoria sociale

Pubblicato 12/10/2015

Parole chiave

  • William Morris,
  • Giambattista Bodoni,
  • ideal book,
  • interartistic esthetics,
  • social theory,
  • utopia
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Come citare

Spinozzi, P. (2015). “Preposterous thicks and thins”: i libri ideali di William Morris fra intermedialità e teoria sociale. Analisi Linguistica E Letteraria, 23(2), 285–296. Recuperato da https://www.analisilinguisticaeletteraria.eu/index.php/ojs/article/view/242

Abstract

Fra le molteplici espressioni dell’osmosi fra arte verbale e visiva perseguita da William Morris, la stampa e la tipografia rivestono un ruolo peculiare. Il libro ideale di Morris – oggetto materiale e object d’art – solleva questioni cardinali che riguardano l’interdipendenza fra parola e immagine, i nessi fra forma e contenuto, il ruolo dell’arte nella società, le interazioni fra estetica e politica. Le ragioni che indussero Morris a criticare Giambattista Bodoni sono state tralasciate fino ad ora e richiedono una disamina, perché rivelano l’intersecarsi di orientamenti estetici ed ideologici nell’evoluzione della tipografia e dell’editoria fra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento.